CONTATTO

Mi chiamo Fulvio, sono nato nel luglio del 1957 a Brescia, città della Lombardia, dove vivo tuttora.
Amante della lettura fin da bambino. A sette anni leggevo le Fiabe dei Grimm in una ponderosa edizione, che ancora conservo da qualche parte, quasi senza figure. A otto anni mi regalarono il primo vero romanzo della mia vita: "Il piccolo alpino" di Salvator Gotta, che allora era ancora considerato, almeno a casa mia, una lettura "classica", per i bambini.

Da allora ho letto molto e un po' di tutto, senza mai molto ordine ne disciplina; alternando poesia a biografie storiche, filosofia a romanzi, libri di guerra a quelli d'avventura.

Il "giallo" e il "noir" non mi hanno mai attratto particolarmente e solo ormai adulto mi sono avvicinato al genere, proprio attraverso un libro di Geoges Simenon acquistato per caso.

Da quel giorno l'interesse per il genere è andato progressivamente crescendo e molti sono stati i titoli e gli autori che ho voluto visitare avvicinandomi alle loro opere.

Ci sono state esperienze bellissime con romanzi ed autori che ho subito amato moltissimo. In particolare Raymond Chandler e John le Carré, ma nulla è paragonabile al piacere sempre nuovo che provo ogni volta che leggo o rileggo un romanzo di Maigret, o vedo in televisione una proiezione tratta dalle sue avventure. Si tratta di uno strano rapporto che va oltre il piacere della lettura e che si rinnova anche quando prendo in mano un romanzo già letto e riletto.

Tutto questo serve a spiegare, almeno in parte, i motivi della nascita di questo Blog.

Di recente mi sono appassionato ai cosiddetti social e, come moltissimi, ho iniziato dai più comuni e famosi come Facebook e Twitter.
Dopo breve tempo mi sono reso conto che da soli non riuscivano a darmi una piena soddisfazione; a me o se vogliamo alla mia voglia di comunicare. Avevo bisogno di qualcosa di più creativo.
Quindi un blog. Come lo costruisci un blog se non su qualcosa che senti profondamente come tuo, ti appartiene, ti soddisfa e continua a soddisfarti ogni minuto che passi lavorandoci.
Ho fatto alcuni tentativi. Ho iniziato con un blog generico dove scrivevo di tutto e di nulla. Sono passato ad argomenti storici e politici e, infine, a questioni inerenti il mio lavoro, che adoro e che sento molto coinvolgente.

Non ho trovato mai quella spinta che va "oltre"il semplice interesse e sconfina nella passione.
Non l'ho trovata mai fino a ché non mi è venuta la folgorazione: se Maigret è il personaggio letterario che più ti coinvolge, perché non parlare di lui in un blog?
Non mi stanco a leggerlo potrei non stancarmi a scriverne.
Potrei trovare altri che, come me, amano seguire e scrivere di questo straordinario personaggio e del suo mondo.

Con un poco di incertezza mi sono guardato in torno nel web per vedere se altri avevano intrapreso la stessa strada.
Ho scoperto che non sono poi molti, ma di notevole qualità.
La sfida è quindi quella di essere all'altezza di coloro che già si occupano dell'argomento. provare ad essere originali, non superficiali e, ancora più importante, essere se stessi: comunicare quello che Maigret e il suo ambiente significano per me.

L'obbiettivo: arrivare a condividere i miei pensieri e giudizi con la maggior parte di persone possibile che abbiano come me la stessa passione.
Se ne sanno più di me (facilissimo) meglio!
Risulta molto più interessante ed istruttivo confrontarsi con chi è preparato e appassionato anche più di te.

E se ci sarà anche qualcuno che invece non ne sa nulla e imparerà a frequentare il Commissario magari per caso e per la prima volta, come è successo a me, ben venga; ne sarei felice.
Da qui l'idea che ho messo on-line e spero cresca e migliori con il contributo di tutti coloro che vorranno partecipare.

Da qui anche l'idea di impostare il blog quasi come una piccola "libreria di nicchia" dove, volendo si possono anche acquistare libri e oggetti in qualche modo inerenti al tema.
Lo confesso, se capita, ci guadagno anche qualcosa. Spero che questo non disturbi nessuno, ma anche se così fosse pazienza è una scelta mia e non ci vedo nulla di male.

Mi auguro quindi di riuscire a suscitare un tantino di interesse in chi legge e di ricevere il più spesso possibile contributi (anche critici) di qualsiasi genere.

Un saluto cordiale al mio lettore.
Fulvio


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